Quando oggi sono salita sull’aereo di ritorno, è stato come svegliarsi da un sogno.
Uno dei sogni più belli della mia vita. Non ero mai stata da sola in un posto così lontano, così a lungo e senza neanche un punto di riferimento.
Non avevo mai passato così tanti giorni in solitudine, non avevo mai guardato così tante albe e tramonti in silenzio, da sola, a pensare.
Ho passato addirittura intere giornate senza parlare con nessuno.
Non mi era mai successo.
Ora se mi guardo indietro, mi stupisco ancora di quanto è accaduto, fuori e dentro di me.
Questo viaggio mi ha insegnato che non bisogna mai smettere di sentirsi,
bisogna sempre seguire i nostri stimoli, anche
se dalla nostra comfort zone ci possono sembrare cose lontanissime.
Non so perché ho scelto Bali, non so perché ho scelto di venirci da sola ma quel giorno ho fatto la cosa più bella: mi sono sentita.
E oggi posso dirvi che non potevo fare cosa migliore.
Tutte le mie paure appena ho respirato l’aria di quell’isola sono andate via, mi sono sentita nel posto giusto e al momento giusto dal primo giorno ad oggi.
Senza dover dare conto a niente e nessuno sono riuscita a sentire tutte le vibrazioni di questo paradiso e credetemi che oggi mi sento più viva che mai.
Ci sono stati momenti di difficoltà ma imparare a doverli gestire da sola è stata una delle sfide più belle.
Un grazie oggi lo dico a me stessa,
mi auguro di continuare a seguire sempre i miei istinti e di buttarmi sempre a pesce in questo mare che si chiama vita.
Tanto era il richiamo da qual posto magico che dopo 3 mesi ho scelto di tornarci.
Ma sta volta non da sola, ho deciso di provare a far vedere quel posto che appariva cosí magico ai miei occhi, a mia madre e mio fratello, le persone più importanti che la vita mi ha regalato.
Non ci erano mai stati prima, volevo essere la loro guida, volevo che loro non pensassero a niente se non a sentire quello che l’isola poteva regalargli, perché al resto ci avrei pensato io.
È stato magico.
Vederli proiettati in tutti i posti in cui ero stata poco prima senza nessun punto di riferimento è stata forse una delle sensazioni più belle e forti che abbia mai provato.
Aver avuto anche altre opinioni, osservazioni e pensieri su quel posto da altri punti di vista mi ha permesso di notare ancora più particolari.
Loro mi hanno messa alla prova, si sono fidati completamente e costantemente di me, senza mai dubitare.
Da lí è nata l’idea di rendere un viaggio che può sembrare così lontano e difficile da organizzare, accessibile.
Certo, non proprio per tutti, ma per coloro che scelgono di affidarsi a me e scelgono di non fare il solito “viaggio organizzato” ma una vera e propria esperienza.
Il mio obiettivo è quello di far tornare a casa chi sceglie di farlo pieno di vita, con la voglia di rubarsi e portare con sé a casa tutto quello che quel posto e quella gente possono dare e con gli occhi ancora su quella natura che per quanto imponente si presenta, sembra schiacciarci, ridimensionarci; ed è questa la parte più bella, sentirsi così piccoli davanti a tutto questo.